mercoledì 28 ottobre 2015

La spesa all'Esselunga.

Sono convinta che fare la spesa sia un'esperienza mistica che lascia il segno.
 Il sabato mattina punto la sveglia alle 7.24 per poi vestirmi svogliatamente e rigorosamente di merda, optando per pantaloni della tuta, nike che "andavano" tipo 8000 anni fa e una maglietta che non c'entra un cazzo con il resto. Non mi trucco perchè chi va a fare la spesa all'Esselunga alle otto di mattina?
Alle 8.00 esatte entro, e mi trovo davanti una coda infinita, e con un colpo di pistola si aprono le entrate:
 l'orda di pensionati si scaraventa nel reparto ortofrutta destreggiandosi tra broccoli e cavolfiori e ti tampono, ti spintonano, cercano ogni modo possibile per rallentarti, manco fosse il gran premio di formula uno. Tu combatti, cerchi ogni modo possibile per difenderti ma gli anziani sono inarrestabili. 
Una volta superato il reparto ortofrutta, e dopo esserti convinta di aver superato il peggio, ecco che arriva la curva delle banane, dove la maggior parte delle persone decide che è la zona ideale per sostare. In relaltà non lo è in quanto provoca un ostruzione di proporzioni cosmiche. 
una volta superata anche la curva delle banane, arrivano le due corsie parallele e strette, dove le persone piantano radici con carrelli ingombranti per rallentarti di nuovo.

Proprio in quel momento decidi che è il momento di reagire e di contrattaccare: inizi a fare commenti del tipo: " ma non è possibile", " che palle la gente che si ferma in mezzo" con la speranza che l'albero radicato di fronte a te ti senta e si sposti. A volte si spostano, altre invece devi usare la forza e spintonarlo con il carrello sulle natiche. 

 Superate le corsie ti trovi davanti alle offerte. Le offerte sono sempre cose inutili.Cose che non compreresti mai e poi mai nella tua vita, ma essendo in offerta, tutti si fiondano per riempire i loro carrelli o se preferite, le loro armi di distruzione di massa, con cose appunto inutili.

Fondamentalmente superate le offerte la ressa si quieta, ed è li che tiri il primo respiro di sollievo proseguendo con la tua spesa. Il carrello è ancora vuoto, e preferisci morire di fame che tornare indietro a prendere quello che ti serve, quindi prosegui.
Arrivi nel reparto profumeria, io che sono una ragazza trovo sempre qualcosa che mi può servire, ma di cui in realtà non ho bisogno e decido di comprarla. Il problema sorge nel momento in cui compri gli articoli che devi pagare separatamente, e ti accorgi che l'addetta profumeria non c'è. Non c'è mai. Evapora come i profumi che vende. E mentre aspetti, le anziane signore ti placcano, ti scambiano per una commessa e iniziano a chiederti consigli sul rossetto giusto da usare o sul mascara da comprare. Mi succede quasi sempre e quasi sempre mi chiedo: "cazzo,ma non vedi che ho su il giubbotto?!!" 
Successivamente decidi che stai perdendo troppo tempo, quindi abbandoni quello smalto o quell'ombretto di cui non avevi veramente bisogno e prosegui verso l'ignoto. 

Il carrello è ancora vuoto e inizi a chiederti se non è ora di cambiare supermercato.

Arrivi al pane e i pensionati, nonostante ci siano i ticket, ti passano davanti come se non ci fosse un domani. Ti avvali di molta pazienza e lasci passare.

Ora che hai comprato il tuo pane e che il tuo carrello non è più vuoto, decidi che sarebbe meglio comprare una cassa d'acqua per non morire di sete. 
Il panico ti assale nel momento in cui ti accorgi che l'unica acqua "normale", è posta sullo scaffale più alto del mondo. Solo per vederla ti è venuto un attacco acuto di cervicale. Ti guardi intorno ed è pieno di addetti al reparto che sistemano le casse d'acqua, ma nessuno ti vede, nessuno ti caga, nessuno vede il panico nei tuoi occhi. Decidi quindi che è il momento di inventare un nuovo sport, e rimboccandoti le maniche prendi la prima bottiglia d'acqua che ti capita sottomano, ti arrampichi in qualche modo, e con quella bottiglia cerchi di tirare giù la cassa d'acqua interessata. Questo nuovo sport si conclude sempre con la cassa che ti piomba in faccia per distruggerti i connotati del viso. Gli addetti ovviamente, dopo tutto quel frastuono si accorgono di te e ti chiedono con quella faccia di merda se hai bisogno di una mano ridendo sotto i baffi. VAFFANCULO.


Bene, ora possiedi un panino e una cassa d'acqua, questa settimana non morirari nè di fame nè di sete ma pensi che non sia abbastanza,in quanto pensi che sicuramente, morirai di noia, allora ti dirigi verso il minuscolo scaffale dei libri.  

Proprio attorno allo scaffale si aggira sempre un maniaco. Il maniaco non è un anziano, solitamente è un uomo sulla cinquantina con occhiali da sole fuori luogo. 
Fai finta di niente e inizi a leggere qualche trama interessante ma non riesci a concentrarti perchè il maniaco ti sta osservando attentamente. La paura ti assale quando vedi che sta leggendo la trama di Cotto e Mangiato. Te la dai a gambe fino ad arrivare alle casse. Due casse aperte. Il primo cassiere è un uomo, quindi opti per la seconda in quanto gli uomini hanno sempre voglia di provolare e possiedono una velocità pari a quella di un bradipo. L'altra cassa ovviamente è quella dove devi dare la precedenza alle persone gravide e agli invalidi. Ci sei solo tu, pensi di averla scampata quando iniziano ad arrivare anziani senza nessun tipo di problema , che vogliono passare a tutti i costi prima di te. 
Ovviamente li fai passare e nel frattempo ti riempi il carrello di Golia e di croccantini per il gatto.

Ora che è arrivato il tuo turno vuoi che al pane non manca il prezzo? 

Hai finito di fare la spesa, nel tuo carrello ora hai: una cassa d'acqua, tre pacchetti di golia e i croccantini per il gatto. Il pane l'hai lasciato giù, ti stava rallentando troppo.

Il consiglio non richiesto che vi darò sarà: morite di fame.

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